Stupendi salmerini di fonte d’alta quota
Stupendi salmerini di fonte pescati a mosca secca in un torrente alpino: una pesca affascinante in una cornice naturale incantevole.
Questa stagione di pesca nei corsi d’acqua è iniziata decisamente male, con veramente poche catture nonostante le parecchie ore trascorse a far volteggiare la coda di topo. Sia sul fiume Ticino, sia nei torrenti delle valli dell’alto Ticino non ricordo una primavera così strana e avara di soddisfazioni, le condizioni meteo avranno avuto un ruolo importante ma credo che anche altri fattori abbiano condizionato la prima parte della stagione di pesca. Comunque con i primi caldi estivi di metà giugno in montagna la situazione sembra migliorare, è ora di andare lassù!
Pesca per veri appassionati di montagna
Le temperature in netto rialzo hanno fatto aumentare i livelli d’acqua dei torrenti, dunque decido che è arrivato il momento di andare a cercar fortuna a quote intorno ai 2000 metri. Ci vogliono almeno un paio d’ore di cammino per raggiungere il punto di partenza del torrente che ospita magnifici salmerini di fonte selvatici. La bella passeggiata di mattino presto è uno spettacolo, lungo il sentiero nel bosco di conifere si sente solo lo scorrere dell’acqua e il canto dei numerosi uccelli. Più in alto grossi accumuli di neve ricoprono qua e là il torrente, l’acqua è bella fredda e spumeggiante. Dalle rocce delle vette ancora parzialmente innevate scendono cascate d’acqua. In questo posto ci vado a pescare al massimo ogni 2 anni, sono certo che non tornerò a casa deluso.
Stupendi salmerini di fonte selvatici
Ho osservato diverse tipule e tricotteri in volo o sulle pietre lungo il torrente, dunque al finale lego una bella sedge su amo del 10. Bastano un paio di lanci per capire che i salmerini sono attivi e non aspettano altro che cibarsi, d’altronde quassù da novembre a fine maggio tutto è ricoperto da una spessa coltre nevosa. Le catture si susseguono a ritmo regolare, ma la vera magia consiste nella bellezza e nella taglia di alcuni di questi salmonidi. Quel ventre colorato e la livrea marmorizzata lo rendono uno dei pesci più belli che io conosca.
Catturare esemplari di una trentina di centimetri non è un fatto così scontato in questo riale, a queste altitudini, eppure oggi gli Dei della pesca sono benevoli. Una cosa è certa: qua i salmerini di fonte non sono soggetti a nanismo, come accade in altri riali. Ammetto di avere un vero e proprio debole per i fontinalis, vederli salire a mangiare (o rifiutare) l’artificiale in quel modo, come sa fare questa specie, mi lascia sempre a bocca aperta.
Per me questa è la vera essenza della pesca, fatta di una lunga camminata per raggiungere un riale montano e insidiare pesci selvatici!
Ancora più in alto
Proseguo e salgo ancora più in alto, in passato lassù ho avuto delle belle sorprese anche se i pesci erano di misura più piccola. L’ambiente naturale circostante è incantevole e vale da solo la lunga camminata, tuttavia vorrei concludere l’uscita di pesca ai salmerini con un’ulteriore bella cattura. L’acqua è poco profonda ma il torrente si allarga e ad ogni lancio ne vedo uno che cerca di mangiare la mosca, ma visto che sono piccolini non gliela lascio prendere. Vedo una piccola correntina e decido di fare gli ultimi lanci, la giornata mi ha già regalato moltissime soddisfazioni.
Il primo è un po’ corto, ma con il secondo più lungo arrivo a posare la mosca nel punto desiderato. Basta un attimo e all’amo si attacca il più bel salmerino della giornata: colori stupendi, dimensioni di tutto rispetto e bello in carne. Giusto una veloce foto senza toglierlo dall’acqua e ritorna subito nel suo ambiente. Trattenere un pesce così sarebbe un vero e proprio sacrilegio, proprio non ci riesco!
È ora di tornare a valle con passo spedito, le previsioni meteo prevedono temporali localmente forti in montagna ed è sempre meglio evitarli…